1. La favola dell'anima. Il mito di Amore e Psiche a Mantova.

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    Afrodite, marmo età imperiale, Musei Capitolini, Palazzo Nuovo, Roma

    Mantova rivive la favola dell'anima nella mostra "Amore e Psiche.La favola dell'anima", ospitata tra le sale di Palazzo Te e al Tempio di San Sebastiano, dal 13 luglio al 3 novembre 2013. L'antichissimo mito Amore e Psiche e' ripreso da Apuleio nel II secolo d.C., che narra le vicende di Psiche, mortale dalla bellezza eguale a Venere, che diventa sposa di Amore senza mai poterne vedere il viso.Una notte, istigata dalle invidiose sorelle, riesce a scoprirne il volto ma viene immediatamente abbandonata dal dio. Psiche dovrà quindi affrontare una serie di prove, al termine delle quali otterrà l'immortalità e potrà ricongiungersi al suo sposo. La mostra, organizzata a cura della Fondazione DNArt, ci propone un percorso artistico unico e originale, accostando opere d'arte che appartengono a periodi differenti, dal classico al contemporaneo, ma legate tra loro dalle due figure mitologiche. I capolavori trovano ottima collocazione a Palazzo Te, la residenza gonzaghesca realizzata da Giulio Romano al cui interno si trovano tra le meravigliose sale affrescate, anche quella di Amore e Psiche.
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    Antonio Canova, Amore e Psiche stanti gesso, 1800, Museo e Gipsoteca Antonio Canova, Possagno

    La favola dell’anima si basa sull’interpretazione del mito in chiave neoplatonica che venne data nell’Umanesimo, per la quale l’errore di Psiche consiste nel ritenere il divino come una realtà tangibile e verificabile con i sensi, mentre è solo il cuore che può percepirne pienamente la presenza. “La vita attuale - sostiene la curatrice della mostra Elena Fontanella - nega spesso all’uomo gli spazi del sacro. Caoticamente travolti dall’esistenza, siamo impreparati ad affrontare le immense traversate interiori, fatte di vuoti e silenzi, che la vita ci mette davanti. Grazie all’aiuto di una delle favole più belle sull’amore, sulla morte e sulla vita, vogliamo accompagnare il visitatore in questi sentieri dell’anima, sfruttando le immagini artistiche che, nei millenni, si sono ispirate a questa storia. L’esposizione ospita reperti archeologici della Magna Grecia e dell’età imperiale romana del IV e V secolo a.C., provenienti dai Musei Capitolini di Roma, dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e da altre importanti istituzioni pubbliche, sino ad arrivare ad approdare a oper...

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    Last Post by Anna e Vale il 2 Sep. 2013
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  2. Amore e Psiche a Milano

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    Dal 1 dicembre al 13 gennaio a Milano nella sede di Palazzo Marino vi è l'eccezionale esposizione di capolavori del Neoclassicismo provenienti dal Louvre, ispirati al mito di Amore e Psiche, tratto dalle Metamorfosi di Apuleio del II sec d.C., e fonte di ispirazione nella letteratura e nell’arte, in particolare tra il Settecento e l'Ottocento. La scultura di Antonio Canova “Amore e Psiche stanti” del 1797 fissa i canoni estetici delle “sue divinità” ricche di dolcezza e di bellezza sensuale. Di un anno successivo è il dipinto “Psyché et l’Amour” di Francois Gérard, fortemente ispirato all’opera di Canova, ma denso di un erotismo che gli assicurò un grande successo.
 Due opere per un solo tema, due modi simili ma diversi di affrontare la fiaba più bella dell’antichità. Questo è il quinto anno consecutivo che Eni offre ai milanesi la possibilità di ammirare un capolavoro del Louvre: dopo il “San Giovanni Battista” di Leonardo nel 2009; la “Donna allo specchio di Tiziano” nel 2010; e “l'Adorazione dei pastori e il San Giuseppe falegname” di Georges La tour nel 2011.

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    Amore e Psiche ovvero l’amore e la bellezza, ma anche il duro cammino dell’anima verso la purificazione e verso la divinità, protagonisti in una vicenda che si colora di tutti i sentimenti: ira, invidia, generosità, comprensione, paura e vendetta. La favola di Apuleio narra la storia di Psiche, che per la sua straordinaria bellezza scatena la terribile gelosia di Venere, la quale, inconsapevolmente, provoca l’innamoramento tra la giovane e Cupido. Superate le terribili prove richieste dalla dea, Psiche giunge all’Olimpo, dove convola a nozze con il dio Amore. Psiche, “anima” in greco, soffio, respiro vitale, che ha delicate ali di farfalla. La sua storia è la metafora dell’anima umana che deve affrontare terribili traversie per raggiungere la sfera divina. La scultura dedicata da Antonio Canova ad Amore e Psiche stanti, conservata al museo del Louvre e per la prima volta esposta a Milano, prende vita in un momento d’oro della produzione dell’artista veneto. Fu proprio in questi anni che vennero fissati i canoni estetici delle sue “divinità” ricche di dolcezza e di bellezza sensuale.

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    Pur restando folgorato al suo arrivo a Roma dalla bellezza dei marmi di ispira...

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    Last Post by Anna e Vale il 29 Dec. 2012
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