1. Tormenti e incanti. Antonio Ligabue a Palermo

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    Autoritratto con berretto da motociclista, 1954-55, collezione privata.

    Sino al 31 agosto 2016 Palermo ospita al Palazzo dei Normanni ottanta opere del pittore Antonio Ligabue in occasione della mostra "Antonio Ligabue (1899-1965). Tormenti e incanti", curata da Sandro Parmiggiani. L'esposizione permette di conoscere gli esiti dell'opera dell'artista, nel corso della sua attività (dagli anni Venti al 1962), declinati nelle diverse tecniche espressive. Anche grazie alle scelte di allestimento, la mostra approfondisce i principali nuclei tematici dell'artista. Due sono, infatti, i filoni fondamentali cui si è dedicato Ligabue: gli animali esotici, tutti quelli che possono essere definiti predatori; e gli autoritratti, capitolo di dolente e amara poesi, entrambi Sono presenti anche altri soggetti, quali le scene di vita agreste e gli animali domestici, e alcuni ritratti su commissione. Ligabue ha sviluppato, da autodidatta, una pittura originale, fortemente espressiva attraverso un colore cromaticamente acceso ed esasperato di matrice fauve.
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    Leopardo nella foresta, 1956-57, collezione privata.

    Ligabue studiava accuratamente l'anatomia degli animali che rappresentava, e le loro posture tipiche assunte nelle fasi della caccia o del lavoro, desunte dall'osservazione diretta e da varie fonti iconografiche, come le figurine Liebig, "La vita degli animali" di Brehm, la frequentazione dei Musei Civici di Reggio Emilia, reinventando poi il semplice dato di partenza. Gli autoritratti rappresentano un'esplicita, orgogliosa dichiarazione del suo valore d'artista e della sua identità di persona, spesso dileggiata e irrisa.
    Nel percorso espositivo sono presenti oltre sessanta opere ad olio, cinque sculture in bronzo e una sezione dedicata alla produzione grafica con disegni e incisioni. Tra le opere a Palermo anche degli inediti, mai esposti prima, che rappresentano figure di animali: tra questi Volpe in fuga con il gallo in bocca, Cavalli, Leopardo con Antilope e Rapace. L'esposizione si snoda in tre sezioni che raccontano, in ordine cronologico, la produzione artistica di Antonio Ligabue e che corrispondono ai tre periodi in cui viene suddivisa la sua opera. La prima sezione della mostra comprende le opere realizzate tra il 1928 e il 1939, connotate da una notevole incertezza grafica e coloristica. L'impianto formale appare semplice, spesso concentrato su di unica immagine centrale, con pochi elementi di vegetazione e deboli richiami azzurrognoli sullo sfondo.
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    Last Post by Anna e Vale il 8 June 2016
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