In un solo percorso: si passa dai rituali del dio Mitra al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. L'incontro tra storia e arte contemporanea avviene nell'evento “
Caracalla paradiso contemporaneo” sino al 6 gennaio 2013. Al termine di una campagna di restauri, il mitreo delle Terme di Caracalla riapre al pubblico dopo dieci anni di chiusura. È questo il più grande dei luoghi di incontro dei seguaci del culto del dio Mitra ritrovati a Roma. Solo nell'Urbe ne sono stati scoperti una trentina. A Ostia altri venti.
Il culto della divinità, che ebbe molte similitudini con quello del Cristo, fu introdotto a Roma nel I secolo a.C. e si propagò per tutto l'arco dell'impero, diventando religione di stato fino a Costantino. L’aula, che è stata oggetto di una pulitura completa, misura circa 25 metri di lunghezza ed è larga 10. Il mitreo delle Terme di Caracalla rappresenta un
unicum anche per la presenza della
fossa sanguinis, in cui veniva realmente - e non simbolicamente - praticato il sacrificio del toro.
Con il restauro la fossa è stata messa in sicurezza e protetta con una recinzione, oltre ad essere stati ripuliti tutti gli intonaci dell’aula, compreso l’affresco di Mitra. L’immagine del dio, raffigurato in una nicchia laterale, già in antico era stata cancellata probabilmente per la
damnatio memoriae cristiana del culto. L'affresco infatti, con l'immagine del dio sulle pareti del mitreo di Caracalla, ne ha subito i danni: del dipinto resta soltanto la figura con una veste marrone e un globo celeste all'altezza dell'addome. Il volto, le mani e le braccia furono cancellati in tempi antichi e non è stato possibile recuperarli neppure con i recenti restauri. Un nuovo sistema di luci illumina il mitreo, sottolineando la scansione e l’ampiezza degli spazi d’ingresso ed è stata ripristinata la grande scalea di travertino dell’estradosso, che poneva in comunicazione il piano delle Terme con il sottostante luogo di culto. Dai sotterranei del mitreo si sale a rivedere la luce del Terzo Paradiso di Pistoletto, allestito nelle aiuole del giardino delle Terme a cura di Achille Bonito Oliva. Anche Pistoletto, artista settantenne originario di Biella, che raggiunse nel 1963 la notorietà internazionale con le sue superfici spec...
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