A Roma nella cornice di Palazzo Braschi è ospitata la bella mostra “
Canova. Il segno della gloria. Disegni, dipinti e sculture” dal 05 dicembre 2012 al 07 aprile 2013. I 79 disegni presenti sono stati selezionati dai 1800 circa che costituiscono la più grande raccolta al mondo di disegni di un artista, donata a metà Ottocento al Museo Civico di Bassano da Giambattista Sartori Canova, fratellastro dell’artista ed erede universale. I disegni sono accompagnati da 15 acqueforti delle opere realizzate, 6 modelli originali in gesso, 4 tempere, un dipinto ad olio, due terrecotte e due marmi che consentono di visualizzare il passaggio dalla fase ideativa alla realizzazione dell’opera. E' un'esposizione che racconta la nascita delle idee che, gia' nei primi tratti, annunciano i capolavori. Il disegno come “pensiero” dell’opera realizzata, ma anche come “ricordo” di esperienze di vita, di studio e di lavoro, si trasforma in strumento per comprendere la complessità della personalità e dell’opera del grande scultore veneto, che si formò nelle terre della sua nascita per affermarsi poi nella culla della scultura classica e barocca, a Roma, in un periodo storico di grandi cambiamenti.
Antonio Canova, Nudo bocconi con le braccia alzate sopra il capo
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Solea gittare in carta il suo pensiero con pochi e semplicissimi tratti, che più volte ritoccava e modificava”. Sono le parole dello storico dell'arte Leopoldo Cicognara, che restituiscono il senso del disegno per Antonio Canova, artista sommo di finezza e grazia ideale, maestro di nostalgica e perfetta bellezza classica. Per Canova il significato "segreto" del disegno era quella romantica ed emotiva urgenza di trasporre il pensiero sulla carta. E' il maggiore scultore europeo dell'età neoclassica e ultimo artista italiano di risonanza internazionale e interpreta le aspirazioni al bello ideale e alla rinascita dell'arte antica.
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