1. Al Castello Sforzesco l'homo faber. Il ritorno del fare nell'arte contemporanea

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    Nell'affascinante cornice del Castello Sforzesco a Milano e' allestita la mostra “Homo Faber. Il ritorno del fare nell'arte contemporanea” sino al 6 gennaio 2013, in cui sono esposti i lavori realizzati da oltre trenta artisti contemporanei, noti a livello nazionale e internazionale. Queste creazioni, così, dialogano con i tesori del Castello collocati nelle sale della Rocchetta. L’obiettivo della mostra, curata da Mimmo Di Marzio in collaborazione con Nicoletta Castellaneta, e' quello di mettere in relazione il presente con il passato, sottolineando il legame concettuale e formale che si istituisce fra le opere realizzate a partire dal Medioevo e i linguaggi dell’arte contemporanea. Il fattore comune alle creazioni artistiche messe a confronto sono la dedizione alla tecnica e la conoscenza dei materiali, aspetti che mettono in luce l’avvicinamento dell’arte odierna al recupero della manualità.

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    Emerge, così, nell’artista contemporaneo la volontà di riscoprire e tradurre con espressioni artistiche attuali il ruolo di “homo faber”, artigiano ed esperto conoscitore dei materiali, attento al primato della tecnica sul concetto, intento a dimostrare la predominanza dell’uomo sulla materia. Il ritorno all'artigianalità, soprattutto nell'arte, è l'antidoto al declino della società vittima della globalizzazione. L'arte abbandona infatti la cosiddetta “aurea di sacralità” di cui è sempre stata investita per ritornare a una dimensione di materialità e di quotidianità. Si avvicina all'uomo e instaura con lui un dialogo alla pari.

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    Davide Nido, Onda Frattale, 2012, Courtesy Galeria Roberta Lietti Arte contemporanea, Como


    È interessante notare questo recente ritorno alla manualità, proprio negli anni in cui la tecnologia ha compiuto enormi progressi. La consapevolezza dell’importanza che assume “il fare” si traduce in opere dagli innovativi linguaggi che contrastano, comunicano e insieme si riconciliano con il fascino dell’antichità, rappresentato dalle collezioni permanenti del Castello. Il contrasto interessante tra passato e presente sta proprio nella scelta della sede espositiva, ossia il Castello Sforzesco, luogo simbolo della cultura e delle bellezze medievali. Scrive il curatore Mimmo Di Marzio: “Artisti contemporanei nazi...

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    Last Post by Anna e Vale il 2 Jan. 2013
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