E' morto alla soglia dei 105 anni l'architetto brasiliano Oscar Niemeyer famoso in tutto il mondo per avere disegnato e realizzato opere innovative e rivoluzionarie dell'arte. "La cosa più importante per un architetto è fare quello che gli piace e non fare quello che gli altri vorrebbero che lui facesse. Io ho sempre seguito questa ispirazione" diceva Niemeyer.
E' stato fantasioso ed imprevedibile, riuscendo a domare il cemento armato e a tirarne fuori un'insospettata sensualità, come dimostra Brasilia - la nuova capitale del suo Paese - inaugurata nel'60: una città che lui creò dal nulla in un trionfo di curve. Le sue più famose opere sono il Palazzo dell'Alvorada e quello del Planalto - sedi del presidente della Repubblica.
Le cupole convessa e concava del Congresso, il palazzo di Itamaraty, sede del ministero degli Esteri, e la cattedrale, ancora oggi considerata il capolavoro di Niemeyer.


Del resto il celebre architetto aveva affermato: "Non è l'angolo retto che mi attrae, nè la linea diritta, dura, inflessibile, creata dall'uomo. Quello che mi affascina è la curva libera e sensuale: la curva che trovo sulle montagne del mio Paese, nel corso sinuoso dei suoi fiumi, nelle onde dell'oceano, nelle nuvole del cielo e nel corpo della donna preferita".

Portano la sua firma prestigiosa anche il Museo di Arte Contemporanea a Niteroi, di fronte a Rio de Janeiro, che sembra una navicella spaziale o un fiore che sboccia; il palazzo di vetro delle Nazioni Unite di New York.

In Italia se ne era innamorato Arnoldo Mondadori di quelle incurvature di cemento, quando gli commissionò la nuova sede della casa editrice alle porte di Milano. Niemeyer progettò quello che ritenne uno dei suo edifici più belli, la sede della Mondadori a Segrate.

Altra opera in Italia è l'auditorium di Ravello, che ha un profilo di onda e si cala nel territorio assumendone le forme.

La storia di Niemeyer ha percorso tutto il secolo scorso. Nel 1934 divenne ingegnere e architetto ed andò a lavorare nello studio di Lucio Costa, futuro dise...

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