1. I Papi della memoria a Castel Sant'Angelo

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    Nella bellissima cornice di Castel Sant'Angelo a Roma sino all'8 dicembre [PROROGATA FINO AL 6 GENNAIO 2013]vi è a la mostra “I Papi della memoria”, promossa e organizzata dal Centro Europeo per il Turismo, a cura di Mario Lolli Ghetti. Nel castello non c’è parte che non rechi traccia dei Papi: dalle olearie di Bonifacio VIII al cortile detto “del teatro” di Leone X, ma con il pozzo e le otto salette di Alessandro VI, dal cortile dell’angelo e i saloni affrescati di Nicolò V alla “stufetta” (bagno privato) di Clemente VII, al ciclo decorativo dell’appartamento di Paolo III Farnese, decorato dai migliori manieristi alla metà del Cinquecento.
 Per una volta, dunque, contenitore e contenuto si valorizzano a vicenda in una carrellata di capolavori che illustra il ruolo svolto dai pontefici per Roma e per l'intera cristianità nel campo della fede e dell'arte, della politica e della cultura. La mostra è stata organizzata in occasione del cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II, nonché per i sette anni di pontificato di papa Benedetto XVI. Il percorso espositivo è articolato in nove sezioni, che ripercorrono: il primo Giubileo di Bonifacio VIII, il periodo della cattività avignonese, la conseguente restaurazione nella città eterna del potere papale, i pontefici umanisti Niccolò V, Paolo II e Sisto IV. Segue, poi, la Roma rinascimentale di Giulio II (e di Raffaello e Michelangelo), la controriforma di Paolo III Farnese, la grande stagione del Barocco in cui la città dei papi riafferma anche urbanisticamente la sua dimensione universale sino a giungere alla grande riflessione sulle scienze e all'apertura al pubblico dei primi musei. Si ripercorrono, così, il '700 e l'800, le encicliche - che aprono le porte al XX secolo - e le opere che costruirono invece il Giubileo del nuovo millennio, da Paolo IV a Giovanni Paolo II. Tra i capolavori esposti spiccano un Volto di Cristo attribuito a Beato Angelico, il ritratto di Sisto IV di Tiziano, l’Autoritratto di Michelangelo mentre dipinge la Cappella Sistina in arrivo da Casa Buonarroti, i disegni di Annibale Carracci per la Galleria di Palazzo Farnese, il Ritratto di Clemente VII di Sebastiano del Piombo, un calice reliquario di Benvenuto Cellini, il Busto reliquiario di San Rossore - recuperato dalla Guardia di Finanza negli anni '70. Ci sono, infatti, non solo opere provenienti dai principali musei nazionali, ma anche quelle recuperate dalle forze dell'ordine, come nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, nella loro lotta al mercato clandestino dell'arte, raccontano sette secoli d...

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    Last Post by Anna e Vale il 4 Dec. 2012
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