1. Vedutisti inglesi a Roma

    luoghi_comuni_vedutisti_inglesi_a_roma_tra_il_xviii_e_il_xix_secolo_nelle_opere_grafiche_del_museo_di_roma_large


    Il settecentesco Palazzo Braschi, situato nel cuore della Roma rinascimentale e barocca tra Piazza Navona e Corso Vittorio Emanuele II, ospita la mostra “Luoghi comuni. Vedutisti inglesi a Roma tra il XVIII e il XIX secolo nelle opere grafiche del Museo di Roma”, raffinato omaggio a Roma nel giorno del suo 2766° compleanno. Questa esposizione, aperta sino al 15 settembre 2013, vuole proseguire il percorso iniziato nel 2012 con l'iniziativa dedicata ai vedutisti francesi. Si possono ammirare gli acquerelli e le incisioni di una Roma vista attraverso gli occhi innamorati degli artisti inglesi, che soggiornarono nella capitale tra il XVIII e il XIX secolo. È una Roma sparita, che non esiste più, e quindi ancora più ammaliante e caratteristica.

    vedutistiinglesi_d0-2


    Le settanta opere esposte -nelle sale espositive al piano terra di Palazzo Braschi- sono stati selezionate tra due dei fondi più interessanti del Museo: la raccolta del barone Basile de Lemmermann e quella di Anna Laetitia Pecci Blunt, due colti e appassionati collezionisti che, dopo aver acquistato nel corso della vita opere a soggetto romano, decisero di donarle al museo evitando così la loro dispersione e permettendo ad un vasto pubblico di usufruire della loro bellezza.
    Si possono ammirare tra le opere presenti quelle di Richard Cooper, maestro scozzese dell’acquatinta, in Italia dal 1770, o le litografie di Edward Lear, dedicate ai territori intorno a Roma e pubblicate a Londra nel 1841, o quelle di Arthur John Strutt, particolarmente interessato agli aspetti “pittoreschi” della campagna romana, o di John Ruskin che, pur venendo molte volte in Italia, non subì mai il fascino di Roma, trovandola sporca e in stato di abbandono.

    mauro1


    Si tratta di un’interessante e raffinata selezione artistica per una mostra, curata da Simonetta Tozzi, che si presenta come un prezioso gioiello. L'esposizione di Palazzo Braschi rivela le molteplici facce di una città, raccontata con i tanti occhi di artisti stranieri, e conferma l’amore che l’arte di tutti i tempi ha riserv...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 10 July 2013
    .
  2. Canova. Il segno della gloria a Palazzo Braschi

    canova_il_segno_della_gloria_slideshow


    A Roma nella cornice di Palazzo Braschi è ospitata la bella mostra “Canova. Il segno della gloria. Disegni, dipinti e sculture” dal 05 dicembre 2012 al 07 aprile 2013. I 79 disegni presenti sono stati selezionati dai 1800 circa che costituiscono la più grande raccolta al mondo di disegni di un artista, donata a metà Ottocento al Museo Civico di Bassano da Giambattista Sartori Canova, fratellastro dell’artista ed erede universale. I disegni sono accompagnati da 15 acqueforti delle opere realizzate, 6 modelli originali in gesso, 4 tempere, un dipinto ad olio, due terrecotte e due marmi che consentono di visualizzare il passaggio dalla fase ideativa alla realizzazione dell’opera. E' un'esposizione che racconta la nascita delle idee che, gia' nei primi tratti, annunciano i capolavori. Il disegno come “pensiero” dell’opera realizzata, ma anche come “ricordo” di esperienze di vita, di studio e di lavoro, si trasforma in strumento per comprendere la complessità della personalità e dell’opera del grande scultore veneto, che si formò nelle terre della sua nascita per affermarsi poi nella culla della scultura classica e barocca, a Roma, in un periodo storico di grandi cambiamenti.

    antonio_canova_nudo_bocconi_con_le_braccia_alzate_sopra_il_capo_gallery
    Antonio Canova, Nudo bocconi con le braccia alzate sopra il capo


    Solea gittare in carta il suo pensiero con pochi e semplicissimi tratti, che più volte ritoccava e modificava”. Sono le parole dello storico dell'arte Leopoldo Cicognara, che restituiscono il senso del disegno per Antonio Canova, artista sommo di finezza e grazia ideale, maestro di nostalgica e perfetta bellezza classica. Per Canova il significato "segreto" del disegno era quella romantica ed emotiva urgenza di trasporre il pensiero sulla carta. E' il maggiore scultore europeo dell'età neoclassica e ultimo artista italiano di risonanza internazionale e interpreta le aspirazioni al bello ideale e alla rinascita dell'arte antica.

    ...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 15 Jan. 2013
    .
 
Top