1. La gioia di Renoir!

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    Curata da Philippe Cros, il 15 settembre alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia ha aperto i battenti la mostra "Renoir - la vie en peinture" fino al 16 dicembre, dove è possibile ammirare più di 60 opere tra dipinti, pastelli e disegni, provenienti da importanti musei come la National Gallery of Art di Washington, il Columbus Museum of Art (Ohio), il Centre Pompidou di Parigi e il Palais des Beaux Arts di Lille e molti dei quali presenti per la prima volta in Italia. Nel susseguirsi delle sette sale, la mostra percorre la lunga storia artistica del Maestro, che a tredici anni inizia come decoratore di porcellane a Parigi, ventunenne accede poi all'École des Beaux-Arts - sotto la lezione di Charles Gleyre, che lo rimprovererà sempre di essere troppo indisciplinato - e finirà per stringere amicizia con Sisley, Bazille e Monet. La sua carriera inizia nel 1863 dopo aver visto "Le déjeuner sur l'herbe" (Colazione sull'erba) di Manet al Salon des Refusés. Lì si fa prendere dalla vivacità dei colori, stesi in modo totalmente nuovo! E comincia a irrompere in lui una "joie de vivre" che sarà il suo baluardo per tutta la vita, anche quando anziano, ormai su una sedia a rotelle, dipingerà quello che è considerato il suo testamento artistico: Les baigneuses (le bagnanti)
    Ronoir_Les-baigneuses-anteprima-600x401-763504
    Lui stesso diceva: «Per me un quadro deve essere una cosa piacevole, allegra e bella, sì bella! Ci sono già troppe cose spiacevoli nella vita che non è il caso di crearne anche delle altre». Artista raffinato di una poliedricità stilistica - nella sua lunga e produttiva carriera sessantennale, dipingerà più quadri di quelli di Cézanne, Degas e Manet messi assieme - ma in tutti farà sempre uso di colori vivaci e vibranti, fino alla loro totale scissione, raffigurando soggetti allegri, giovani, freschi e piacevoli. Importantissimo co-fondatore dell'innovativa corrente artistica dell'impressionismo, ne pose e seguì le linee solo per una dozzina d'anni in verità - tra il 1870 ed il 1882. Si distinse da subito da tutti gli artisti che usavano dipingere "en plein air" : infatti mentre per loro era la natura la protagonista assoluta, dove l'uomo vi entrava in punta di piedi; per Renoir valeva la regola opposta: la figura umana era il centro della scena! Di questo ne sono esempio opere come:
    3262-26424
    "Jeune femme au chapeau noir", "...

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    Last Post by Anna e Vale il 25 Oct. 2012
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