1. Addio a Fulvio Roiter, il grande fotografo di Venezia

    A 89 anni è morto a Venezia, la città a cui ha regalato i piu bei scatti, Fulvio Roiter, maestro di fotografia di fama internazionale. Malato già da alcuni mesi, proprio a questa città ha legato il proprio nome con foto immortali, che sono un'eredità inestimabile. Ha saputo raccontare una Venezia inedita, diversa da quella raccntata nelle cartoline. E Venezia è stata sempre il centro della sua arte: dalle monache in piazza San Marco alle fughe dei sottoporteghi, dalle prospettive ardite delle architetture uniche della Serenissima al campanile della grande Basilica innevato, da Venezia che si eterna nella magia dei suoi scatti in bianco e nero ai giovani fidanzati in laguna e gondole nella nebbia di sotto a Rialto. Venezia e sempre Venezia.


    184104274-ce33b5b2-f6f8-4d8b-9430-5782cc9d7b64

    E sempre aveva suscitato con i suoi scatti grandi emozioni. Del resto lo stesso Roiter aveva detto che: “La fotografia è il linguaggio del nostro tempo. Non potrebbe esistere un evento senza l’immagine. E noi fotografi siamo gli interpreti, i narratori speciali dotati di quella sensibilità che ci permette con una sola immagine di poter immortalare l’essenza del fatto. Io fotografo per emozionare, per trasmettere tutto quello che ho dentro”. Ed era riuscito sempre con il suo obiettivo a parlarci e a raccontare il mondo suscitando emozioni: dalle incisioni preistoriche della Valcamonica alla Firenze sportiva, dall'Umbria di San Francesco alla Andalusia di Lorca, Machado, Unamuno, dalla Venezia a fior d'acqua a quella a fior di laguna o in maschera carnevalesca.
    184104075-ae09d6ca-df9f-44f7-9b2e-8773fe8a2c08

    image

    Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto esprimendo il proprio cordoglio per la morte del grande fotografo affermando che "ci lascia un'eredità culturale, storica e artistica di valore inestimabile, per la quale non lo ringrazieremo mai abbastanza. Attraverso ognuna delle sue fotografie Roiter ha parlato, ha raccontato, ha descritto, ha trasmesso emozioni. Continuerà a farlo anche adesso che ci ha lasciato, perché i suoi scatti sono immortali e con la sua arte continuerà ad essere tra noi, nel suo Veneto, nel mondo. Alla sua Venezia e al suo Veneto Roiter ha dedicato amore, attenzione, scatti entrati nella storia, dando uno straordinario contributo nel farci conoscere e apprezzare in tutto il mondo. Non è certo un caso se prop...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 20 April 2016
    .
  2. L'Energia del Lavoro in mostra a Milano

    Tags
    Fotografia
    Milano
    Mostre
    By Anna e Vale il 2 Nov. 2014
    0 Comments   44 Views
    .
    Dopo il successo dello scorso anno, la Fondazione Aem – Gruppo A2A dopo la fusione con l'utility bresciana Asm - traendo la storia dai propri archivi - regala una uova emozione alla città con ricordi collettivi, aneddoti e ritratti. Rimarrà aperta alla Casa dell’Energia e dell’Ambiente, fino al 30 gennaio 2015, la mostra fotografica “L’Energia del Lavoro. Uomini e donne in Aem tra Milano e la Valtellina”, che intende rappresentare un secolo di imprese, progresso, passione professionale tra Milano e la Valtellina negli stabilimenti, nei cantieri e negli uffici dove si produce, si orienta, si trasmette, si misura la luce. Non è solo un reportage aziendale, ma scatti di grandi maestri della fotografia italiana: come Antonio Paoletti, Francesco Radino, Gianni Berengo Gardin.

    Automezzi-Aem-in-piazza-Duomo-per-la-manutenzione-dei-lampioni-@Antonio-Paoletti-20-maggio-1938
    Antonio Paoletti, Automezzi Aem in piazza Duomo per la manutenzione dei lampioni, 20 maggio 1938[/size]


    Tra la terra e il cielo, arrampicati sui tralicci in costruzione, sospesi a un filo tra le nuvole, gli uomini di Aem hanno partecipato alla costruzione di una nazione in "un’epoca epica – dichiara Alberto Martinelli, Presidente della Fondazione Aem -, nella quale una pluralità impressionante di lavoratori ha contribuito con sacrificio e dedizione alla crescita e all’industrializzazione del nostro territorio; dove è anche opportuno scorgere in controluce il doloroso prezzo del progresso richiesto dalle grandi opere elettriche, sia tra le montagne valtellinesi sia nel capoluogo milanese, in termini di vite umane e sofferenza”.

    energia_del_lavoro


    La mostra è suddivisa in quattro sezioni:
    - Un’impresa di uomini, che ospita una selezione di fotografie inedite che documentano il lavoro di operai, minatori, impiegati, elettricisti, tecnici, ingegneri, da Milano all’Alta Valtellina, a partire dalla fondazione della municipalizzata fino alla trasformazione in azienda energetica.

    Lavori-di-manutenzione-dell%E2%80%99illuminazione-davanti-al-Grattacielo-Pirelli-in-costruzione-@Adolfo-Ferrari-24-febbraio-1959
    Lavori di manut...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 2 Nov. 2014
    .
  3. Addio al Maestro Rene Burri

    Tags
    Fotografia
    Rene Burri
    By Anna e Vale il 21 Oct. 2014
    0 Comments   132 Views
    .
    Si è spento ieri, in Svizzera, dopo una lunga malattia, René Burri: il fotografo della Magnum, che immortalò persone e personaggi: dalle più comuni (in Brasile e Vietnam) fino al dittatore cubano Fidel Castro e "Che" Guevara.

    Ren%C3%A8-Burri-Che-Guevara-smoking-a-cigar-%C2%A9-Ren%C3%A8-Burri
    Che Guevara ritratto da Burri


    Nato a Zurigo nel 1933, a soli 13 anni immortalò l'allora ministro britannico - Winston CHURCHILL - durante la sua visita in Svizzera

    PAR218445
    Zurigo 1946: il Primo Ministro Inglese Winston Churchill


    Prima di essere conosciuto per la fotografia, Burri era un’artista a tutto tondo perché sperimentò prima la pittura (infatti da ragazzo scelse di frequentare la scuola d’arte di Zurigo) e poi il cinema. Ed è proprio questo suo percorso che gli fece sviluppare il suo occhio dietro all'obiettivo!

    artwork_images_141083_438516_rene-burri
    1960 Rio de Janeiro. Ministero della Salute, disegnato dall'archiettto Oscar NIEMEYER.


    Si avvale così della sua prima Laica e tramite il suo amico Werner Bischiof nel 1955 entra in contatto con l'agenzia Magnum Photos. Il suo servizio su dei bambini sordomuti viene pubblicata prima su Life e dopo su altre importanti testate europee. Nel 1959 entra a far parte dell'agenzia e da lì inzieranno i suoi viaggi in Italia, Turchia, Cecoslovacchia, Egitto....

    Ren%C3%A9-Burri-Brandenburg-Gate-with-Barbed-Wire-Berlin-1961-%C2%A9-Ren%C3%A8-Burri
    Burri ritrae Berlino nel 1961


    Nonostante sia stato a contatto con la violenza della guerra e la disperazione delle vittime, ha sempre evitato le immagini crude e tragiche: come ha scritto Peter Killer ”... non esiste una sola foto che non suggerisca l’esistenza possibile di un mondo più umano”.

    ...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 21 Oct. 2014
    .
  4. Basilico al MAXXI

    0 Comments   151 Views
    .
    Con più di 70 fotografie provenienti dal proprio archivio, il MAXXI rende omaggio al grande maestro dell'obiettivo Gabriele Basilico, che attraverso le sue fotografie ha offerto suggestioni, riflessioni e sue visioni proprie!
    Una personale da intendere non come retrospettiva, ma più come un omaggio al maestro, scomparso nove mesi fa e aperta fino al 30 marzo.

    140141526-e439e4c9-bc75-404b-a6f1-458b32c80d2e
    Il Cantiere del MAXXI, 2009


    Peculiarità sua propria è la Fotografia esclusivamente in bianco/nero, dove i suoi campi d'azione privilegiati sono il paesaggio industriale e le aree urbane. I suoi studi di architettura lo avvicinano all'ambiente dell'editoria di settore per cui realizza, su commissione, un ampia serie di lavori.

    140142227-5f025e51-8f2e-49b8-b0d7-97272a920cce
    Roma, Via Jenner, 2010


    Lui stesso, in un'intervista del 2012 durante la Biennale di Architettura afferma: "Per tanti anni ho avuto l'alibi che non sapevo bene se avrei fatto un giorno l'architetto o il fotografo". E forse proprio in questa frase potremmo avere la chiave di lettura per capire il suo lavoro.

    140141577-e252be6d-e169-4fdf-a0b1-6b40d358b64f
    Roma, Scala del Palazzo Balilla, 2010


    Il suo primo lavoro risale al 1982, quando realizza un ampio reportage sulle aree industriali milanesi intitolato: "Ritratti di fabbriche" (Sugarco). A proposito di questo lavoro, Basilico ha dichiarato in seguito: "Ho sempre pensato che i miei "ritratti di fabbriche" nascessero dal bisogno di trovare un equilibrio tra un mandato sociale - che nessuno mi aveva dato, ma che era la conseguenza dell'ammirazione che io provavo per il lavoro dei grandi fotografi del passato - e la voglia di sperimentare un linguaggio nuovo, in grande libertà e senza condizionamenti ideologici". Questo primo lavoro gli dà una notorietà immediata e nel giro di due anni si trova ad essere invitato, insieme al gotha della fotografia internazionale, alla Mission de la DATAR. Lavora a più riprese a questo progetto tra il 1984 il 1985 e il suo contributo a la Mission è esposto nella grande collettiva a Parigi nel Palais de Tokyo (1985). Seguono anni di intenso l...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 2 Mar. 2014
    .
  5. Ritts in piena luce

    Waterfall-IV-Hollywood-1988_gal_autore_12_col_portrait_sh
    Waterfall - Hollywood 1998


    Fortemente voluta dalla Fondazione Musica per Roma e della Fondazione FORMA per la Fotografia con la collaborazione della Herb Ritts Foundation, fino al 30 marzo 2014 L’Auditorium Parco della Musica di Roma si cimenta con la sua prima Mostra - inaugurando lo spazio espositivo AuditoriumExpo - dedicata alla retrospettiva fotografica intitolata “In piena luce”, dedicata al grande fotografo degli anni 80 e 90: Herb Ritts. Un tributo doveroso che ripercorre la carriera del'intuitivo artista californiano, morto a soli 50 anni il 26 dicembre 2002, che nel ritratto ha creato must incisivi, sognanti e perfetti anche dello star system hollywoodiano.

    005_alek_wek_theredlist
    la modella AleK Wek


    Il suo occhio vedeva linee, spazi e curve con una sensibilità tale da creare magia! Uomo colto e sensibile, appassionato di arte e di storia della fotografia, Ritts studiava le composizioni classiche, la plasticità del dialogo tra i corpi nell’arte rinascimentale, così come nelle fotografie di inizio secolo.

    Wrapped-Torso-Los-Angeles-1989_gal_autore_12_col_portrait_sh
    Wrapped Torso, Los Angeles, 1989


    Rapito dal rigore formale del fotografo tedesco Herbert List (suo riferimento irrinunciabile per molte immagini), Ritts cercava di comprendere il mistero dietro alle perfette composizioni di luci e di volumi che, spesso distrattamente e con superficialità, vengono chiamate semplicemente “fotografie di moda”.

    HerbRitts_p1611


    Accanto ai famosi ritratti dei corpi statuari delle modelle di Calvin Klein, Gianfranco Ferrè, Gianni Versace, Giorgio Armani, Valentino ed altri ancora,

    ...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 17 Jan. 2014
    .
  6. IZIS - Il Poeta della fotografia a Firenze

    0 Comments   75 Views
    .
    La Fondazione Alinari, in collaborazione con la Ville de Paris, presenta al MNAF di Firenze l’opera di Izis Bidermanas (1911-1980) - poeta lituano dell'immagine, fu anche ritrattista e reporter. La mostra, aperta fino al 6 gennaio 2014, è curata dal figlio dell'artista, Manuel Bidermanas, assieme ad Armelle Canitrot, in occasione della proiezione del film “Aperçus d’une vie” (Scorci di vita), ed offre l’occasione di una vera e propria scoperta del grande fotografo! Un percorso di 120 istantanee, articolate in un percorso diviso in 6 sezioni: Il ritratto, Chagall, Sogni di Parigi, Sogni di Terra Promessa, Sogni di Londra e Sogni di circo.

    11-izis-bidermanas-fotoallestimento-mnafL'Allestimento della Mostra


    L’universo di Israëlis Bidermanas - conosciuto come IZIS, di origini russe ed ebraiche (come Chagall), arrivato a Parigi - si nutre di mille particolari negli anni '50, che lo circondavano ovunque: per la strada, in un circo, sulla Senna, giovani della resistenza....Artista poco conosciuto al grande pubblico, ma con un posto di diritto in tutte le storie della fotografia e presente nelle maggiori collezioni pubbliche e private internazionali.

    izis-articolo


    Il suo amico Jacques Prévert diceva di lui:“La fotocamera di Izis è una scatola magica. Dalle sue mani fioriscono come per incanto esseri e cose che si aprono e si animano come quei fiori di carta giapponesi che, posti in un bicchier d’ acqua, diventano all’istante esseri o cose di un immediato passato. Più tardi, deposte fra le pagine di un libro, sembrano dormire nei loro letti di carta. Ma il lettore apre il libro e le ridesta alla vita quando vuole, e le riconosce anche se non le ha mai viste prima
    Artista poco consciuto ancora al grande pubblico, anche per il suo carattere anticonformista e poco appariscente - come conferma lo stesso figlio - fu selezionato nel 1951 per la mostra al MoMa Five French Photographers con Brassai, Cartier-Bresson, Doisneau e Ronis, è autore di molti libri, considerati modelli intramontabili di riferimento: è presente nelle maggiori collezioni pubbliche e private internazionali ed i suoi lavori sono raccolti in dieci diversi volumi!
    Dei suoi scatti diceva: “Si dice spesso che le mie fotografie non sono realiste. Non sono realiste, ma è la mia realtà”, ma rivelavano un immaginario capace di scovare la magia del quotidiano, l’atmosfera suggestiva che accompagnava la discesa di un uomo nei sotterranei metropolitani di Parigi,

    ...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 17 Oct. 2013
    .
  7. National Geographic festeggia 125 anni a Roma

    La-Grande-Avventura_gal_autore_12_col_portrait_sh
    Robert E. Peary Canada | 1909 Probabilmente Robert E. Peary e il suo assistente non raggiunsero il Polo Nord nel 1909, ma di certo si avvicinarono come nessun altro prima.


    National Geographic festeggia i 125 anni dalla fondazione con la mostra fotografica "[size=14]La Grande Avventura" a Palazzo delle Esposizioni a Roma sino al 2 marzo 2014. Centoventicinque foto per ripercorrere le tappe di un lungo viaggio, tra avventura e rispetto per la diversità. L'esposizione, a cura di Gugliemo Pepe, racconta una storia fatta di grandi spedizioni e scoperte, dell'esplorazione di luoghi esotici e remoti,

    La-Grande-Avventura_gal_autore_12_col_portrait
    Joanna Pinneo, Mali,1997,
    Coperta da un velo di sabbia proveniente dal letto asciutto di un lago, una famiglia fa un sonnellino in pieno pomeriggio


    di popoli e culture sconosciuti, di storia, di natura, di ecologia, di ambiente e di altri grandi temi di attualità globale, dalle carestie alla scomparsa degli habitat naturali. E' una storia fatta di fotografie che hanno reso il National Geographic - un marchio stimato e conosciuto in tutto il mondo. Con la mostrasi celebra questo anniversario e, contestualmente, anche i 15 di National Geographic Italia, che per l'occasione, nel numero corrente della rivista, ha anche editato un numero contenente una crestomazia di immagini. Scatti famosissimi, addirittura leggendari, o meno conosciuti, foto recenti o datate, dagli anni Cinquanta a oggi.

    nyc5958-147212_0x440
    Steve McCurry, Ragazza afghana, 1984


    La ragazza afghana di Steve McCurry e il ritratto dell’esploratore Robert Peary, due tra gli scatti più famosi del NG e più in generale del ‘900, sono le immagini guida della rassegna che - attraverso gli scatti dei suoi più grandi fotografi - ripercorre i momenti più importanti della storia della Society. Tra imprese memorabili e personaggi leggendari, tra ricerca in laboratorio e spedizioni nei luoghi più sperduti del Piane...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 1 Oct. 2013
    .
  8. ...

    Tags
    Fotografia
    mostre
    By Anna e Vale il 1 Oct. 2013
    0 Comments   35 Views
    .
    ...

    Edited by Anna e Vale - 18/10/2013, 00:57
    Last Post by Anna e Vale il 1 Oct. 2013
    .
  9. Genesi all'AraPacis

    0 Comments   113 Views
    .

    3_brasile_galleryBrasile


    Dal 15 maggio al 15 settembre lo spazio dell'Ara Pacis ospita la mostra dal titolo: "Genesi. Fotografie di Sebastião Salgado". Genesi non è altro che la ricerca fotografo brasiliano del mondo delle origini, di come fosse la natura del nostro pianeta per millenni, prima che la vita moderna accelerasse i propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall'essenza della nostra natura.
    Secondo le parole dello stesso autore: "Un buon messaggio è che il 40-45% del Pianeta è ancora come il giorno della Genesi. C'è un enorme parte che è ancora così, se è ancora là è perché è molto difficile distruggerlo". L'intento è quello di un vasto itinerario attraverso paesaggi - terrestri e marini - alla scoperta di popolazioni e animali lontani dal mondo contemporaneo in circa 250 scatti.

    2_penisola_antartica_galleryPenisola Antartica 2005


    Quella che emerge è una natura incontaminata, in vaste regioni remote. Un viaggio fotografico per i cinque continenti per documentare, con immagini in bianco e nero di grande incanto, la rara bellezza della nostra madrea terra. Così si succedono scatti che destano meraviglia partendo dai poli, per le foreste pluviali tropicali, e le vastità delle savane e dei deserti roventi; oppure mostrano imponenti montagne coperte dai ghiacciai e isole solitarie. Regioni troppo fredde o aride, dove solo poche forme di vita più adattate riescono a vivere. Tessere mirabili del mosaico della natura, ammirata in tutto il suo splendore incontaminato.

    5_isole_south_sandwich_galleryIsole Sandwich, 2009


    Fotografie, quelle di Genesi, che aspirano a rivelare tale incanto.
    L'artista, attraverso questa personale, lancia un forte appello a tut...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 17 June 2013
    .
  10. Berengo Gardin alla Casa dei Tre Oci a Venezia

    gianni-berengo-gardin-venezia-1960orig_main
    Gianni Berengo Gardin, Venezia 1960.

    A Venezia nella scenografica cornice della Casa dei Tre Oci, splendida testimonianza dell'architettura veneziana di inizio '900 realizzata da De Maria, ospita, in anteprima internazionale, la retrospettiva di Gianni Berengo Gardin, uno dei più grandi fotografi italiani. Questa e' la più completa antologica del maestro con 130 fotografie, che ripercorrono la carriera del grande maestro italiano che più di altri, ha saputo rinnovare il linguaggio visivo del nostro Paese: Venezia e Milano, i manicomi e la legge Basaglia, la Biennale d'arte di Venezia e gli zingari, il fondamentale reportage intitolato Dentro le case e New York, Vienna, la Gran Bretagna per finire con la straordinaria esperienza con il Touring Club che lo spinge a scoprire gli angoli più disparati del nostro paese, fino a quelle fotografie rimaste inedite e ora presentate per la prima volta.
    piazza-san-marco-venezia-1959orig_main
    Gianni Berengo Gardin, piazza San Marco, Venezia 1959.

    E', dunque, una mostra ricca, curata da Denis Curti, direttore artistico della stessa casa dei Tre Oci. Sono state selezionate le fotografie tra centinaia di stampe in bianco e nero dell'immenso archivio privato, per rileggere, quindi, tutti i suoi scatti, compresi quelli inediti o ritrovati. Gianni Berengo Gardin e' un attento osservatore del quotidiano, un autore che ha immortalato la storia d'Italia in oltre un milione di scatti.
    1.G.Berengo-Gardin_Lido-di-Venezia-1958
    Gianni Berengo Gardin, Lido di Venezia, 1958.

    Ha preferito il bianco e nero, perché secondo il maestro "il colore distrae il fotografo e chi guarda". Si vede la passione per le strade, per le persone incontrate per caso,per gli abbracci rubati al quotidiano. Queste fotografie sono capaci di evocare vite semplici e preziose, che attraversano campi e piazze, raccontano la storia ed i sentieri della vita, come archetipi dell'immaginario italiano, capace di diventare subito familiare. Sono sempre immagini reali: persone, oggetti, primi piani, monumenti storici. Nella fotografia di Gianni Berengo Gardin le figure umane raccontano attimi di una vita sospesa, senza tempo, in una tradizione di tranquilli gesti quotidiani che fanno innamorare di questo artista, per le emozioni che ci trasmette.

    ...

    Read the whole post...

    Last Post by Anna e Vale il 17 Mar. 2013
    .
 
Top