1. La Collezione di Damien Hirst alla Pinacoteca Agnelli

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    E' presente per la prima volta in Italia una cospicua selezione della Murderme Collection, la raccolta privata di Damien Hirst, ospitata presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, che ha allestito nella sede del Lingotto la mostra "Damien Hirst. Freedom not Genius" dal 10 novembre al 10 marzo 2013. La curatrice Elena Geuna ha selezionato le opere della Murderme Collection proprio per offrire ai visitatori un inedito approfondimento della personalità di uno degli artisti viventi più celebrati e discussi, famoso in tutto il mondo per le sue opere provocatorie e spiazzanti. Nella sua collezione sono presenti opere di maestri tra cui ad esempio Picasso, Bacon, Giacometti, Warhol. Come afferma la presidente della pinacoteca Ginevra Elkann "La collezione di Damien Hirst è un’indagine su come gli oggetti che lo circondano influenzino il suo lavoro e su come il suo lavoro influenzi le cose di cui si circonda".
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    Damien Hirst, infatti, ha iniziato a collezionare alla fine degli anni ‘80, scambiando sue opere con quelle di artisti amici che con lui formavano il gruppo Young British Artists. La sua convinzione era che “collezionare è come raccogliere oggetti portati a riva in un posto sulla spiaggia e quel posto sei tu. Quando poi muori, tutto sarà di nuovo portato via”. Negli ultimi tre decenni la Murderme ha continuato quindi a essere ampliata con l’acquisizione di una sorprendente varietà di opere e tipologie di oggetti realizzati con tecniche e materiali diversi.
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    In occasione di questa mostra sono state scelte le opere di 50 artisti di fama internazionale, tra i quali Franz Auerbach, Francis Bacon, Alberto Giacometti, Mario Merz, Bruce Nauman, Richard Prince e Andy Warhol, che saranno in dialogo con artisti della generazione successiva, tra cui Banksy, John Currin, Tracey Emin, Angus Fairhurst, Sarah Lucas and Rachel Whiteread. Di particolare interesse sono le opere che mettono in evidenza il fascino che il tema della morte ha sempre esercitato su Damien Hirst come la "Nature morte au crane et pot" di Pablo Picasso, i teschi realizzati dall'artista inglese Steven Gregory, come fase preparatoria del suo celebre teschio di cristalli, e ancora maschere funebri, reperti antichi, fotografie vintage dipinti di vanitas settecenteschi e calchi di teschi di epoche diverse. La straordinaria mostra ospitata nelle sale del Lingotto, regala al pubblico italiano un anteprima del prossimo museo che l'artista inglese sta realizzando nella zona di Lambeth, a sud di Londra, e che sarà forse aperto nel 2004.

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    Last Post by Anna e Vale il 2 Feb. 2013
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