1. L'ECCENTRICITA' DI CARLO PORTELLI NELLA FIRENZE MANIERISTA

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    Immacolata concezione, 1566.Firenze, Galleria dell'Accademia.

    La Galleria dell’Accademia di Firenze ha allestito la mostra “Carlo Portelli. Pittore eccentrico tra Rosso Fiorentino e Vasari” dedicata al Portelli, pittore manierista, a partire dal suo capolavoro: la monumentale pala con l’Immacolata Concezione del 1566, custodita nella Tribuna del David del museo fiorentino. L'esposizione raccoglie attorno a questa tavola 50 opere fra pitture, disegni e documenti, che ripercorrono la carriera del pittore sino alla sua morte nel 1574, ricostruendo meglio, grazie a nuovi studi e ricerche intrapresi per l’occasione, il suo ruolo nel panorama della pittura fiorentina dell’età vasariana. La pala con l’Immacolata Concezione, tavola visionaria e neorossesca, originariamente destinata alla chiesa di Ognissanti, scandalizzò lo storiografo Raffaello Borghini (1584) per l’esibizione sfacciata e irriverente delle nudità di Eva in primo piano.

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    Trinità con i santi Nicola da Tolentino, Pietro martire, Verdiana e Caterina 1545 circa.Firenze, chiesa di Santa Felicita.

    Le imponenti pale d’altare da lui realizzate ed esposte in mostra documentano la sua attività, tra cui ad esempio la Trinità di Santa Felicita, da datarsi poco dopo il 1544, rivelando come l'artista, rifacendosi ai grandi modelli, sappia già orchestrare una composizione, scalando in profondità le figure nello spazio illusorio di un dipinto.

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    Restituzione della Croce, 1569. Borgo San Lorenzo (Firenze), Olmi, chiesa di Santa Maria.

    Accanto ad una produzione di pale d’altare come il Compianto di Loro del 1561, l’Immacolata Concezione del 1566, la Restituzione della Croce di Olmi del 1569, e il Cristo che predica con i Santi Giovanni Battista ed Evangelista e i committenti, di Colle di Buggiano del 1571, Portelli soddisfaceva le richieste di una committenza privata desiderosa di Sacre Famiglie (ora in musei stranieri o passate sul mercato) e Allegorie della Carità (Madrid, Arezzo e Firenze), cimentandosi con successo anche nel genere ritrattistico come testimoniano i dipinti di Chaàlis e il Ritratto allegorico e celebrativo di Giovanni dalle Bande Nere di Minneapolis, debitore del ritratto del condottiero di Giovan Paolo Pace degli Uffizi e di quello della Galleria Palatina restituito a Salviati, anch'essi presenti in mostra.

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    Last Post by Anna e Vale il 18 Feb. 2016
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