1. Il cammino di Pietro a Castel Sant'Angelo
    Arte e fede in mostra a Roma

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    “Il cammino Pietro” è il titolo della mostra appena inaugurata a Roma a Castel Sant'Angelo per l'anno della fede. Le lacrime di Pietro nell'olio su tela del Guercino raccontano un momento di fatica e di crisi, ma anche il viaggio della mente e del cuore verso la fede, quella stessa fede che si percepisce anche nel San Pietro che trova la moneta del tributo nel pesce, opera di Mattia Preti. Tanti capolavori d'arte in mostra a Castel Sant'Angelo fino al 1 maggio per ripercorrere il cammino di Pietro. 37 le opere da ammirare che raccontano da oriente a occidente la storia della cristianità dal IV al XX secolo, dallo stupore degli apostoli per i miracoli di Gesù, nel dipinto di Vasily Polenov nel Gesù che guarisce la figlia di Giairo, alla corsa di Pietro e Giovanni al sepolcro nel magnifico olio su tela di Eugene Burnand, che arriva dal Museo d'Orsay di Parigi. Ma la fede è anche sconcerto e spaesamento all’impatto con il lato inedito di Cristo, che sconvolge le sicurezze e le miserie dell’uomo, mettendolo in difficoltà, come ad esempio si percepisce davanti ai dipinti che mostrano la Lavanda dei piedi o la Cattura di Cristo nell’orto degli ulivi.

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    Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, Le lacrime di Pietro, ca.1650.


    Per farsi poi notte, crisi totale, lacrime, e subito dopo rinascita, salvezza ritrovata, sguardo d’estasi. L'incanto del cammino, in questa mostra, è così quello di farti sentire nel cortile di Caifa quando si sosta davanti all’opera di Georges De La Tour, trascinati nella scena da uno dei notturni più belli della storia dell’arte; poi vi è la folgorazione luminosa della solenne pala di Lorenzo Veneziano, un sublime Trecento italiano, che ci rapisce in Paradiso a vedere Pietro su fondo oro che stringe tra le mani le chiavi di Cristo o le sensazioni trasmesse da un elegantissimo Guido Reni nella nobile armonia che lega Pietro e Paolo, o l’emozione trasmessa da Gerrit van Honthorst che ci sorprende come Pietro in carcere quando l’angelo irrompe nella tela di Berlino, con una luce che accende la scena obliquamente, che ricorda Caravaggio. E ancora la grandiosa pala di Marco Basaiti raffigurante San Pietro in cattedra con quattro santi, un episodio pittorico vicinissimo a Cima da Conegliano e a Giovanni Bellini, che rende onore alla razionalità prospettica, agli inquadramenti architettonici e paesaggistici del primo Rinascimento.

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    Eugene Burnand, I discepoli Pietro e Giovanni corrono al Sepolcro il mattino della Resurrezione, ca.1898.

    Tutte le opere rendono, passo dopo passo, il cammino, la vicenda dell’uomo e del testimone più decisivo al mondo p...

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    Last Post by Anna e Vale il 8 Feb. 2013
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