Piazza Italia, De Chirico
In occcasione dei 125 anni dalla nascita di Giorgio de Chirico (Volos, 10 luglio 1888 - Roma, 20 novembre 1978), nel meraviglioso Castello Aragonese di Otranto (Lecce) - gioiello dell'UNESCO - si omaggia il Maestro con l'esposizione: "
Giorgio de Chirico, Mistero e poesia" sino a domenica 29 settembre. La mostra, curata da Franco Calarota, si ripropone di illustrare il percorso dell’opera di Giorgio de Chirico: dal recupero della classicità fino all'invenzione della metafisica. La produzione risale per lo più agli anni ‘20, con una selezione di circa una cinquantina di opere: tra undici dipinti a olio, tre sculture e oltre trenta tra disegni, acquarelli e grafiche, provenienti dal prestito della Galleria d’Arte Maggiore di Bologna.
Cavalli Antichi sulla sponda dell'Egeo, De Chirico
Nell’inquietudine di una figura umana che si smembra e percorre architetture esanimi di città abitate dal vuoto (come
Piazza Italia), si staglia lo scenario di un dopoguerra, capace di ridisegnare il già noto: enigmatici tratti senza volto, nel segno di un universo mitologico, che è totale riscrittura del reale.
Trovatore, De Chirico
«
Senza la scoperta del passato, non è possibile la scoperta del presente», aveva scritto Giorgio de Chirico.
Negli anni tra il 1910 e il 1918 Giorgio De Chirico, giovane e ipersensibile artista dalla fragile salute, inventa la pittura metafisica e crea i suoi capolavori. Secondo il curatore: "
Il maestro sceglie il termine metafisica per presentare al mondo la sua arte, una parola che già contiene nel significato etimologico una traccia per andare “oltre”: per superare l’occhiata distratta ed avventurarsi alla ricerca dell’essenza, della verità in se stessa.
Seguendo le indicazioni lasciate dalle sue stesse dichiarazioni - negli scritti di suo pugno e nelle interviste - conditio di tale manifestazione è l’equilibrio perfetto di tutti ...Read the whole post...
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