1. Per Art City Bologna Giorgio De Chirico e i libri all'Archiginnasio
    new! Arte Fiera Bologna 2013!

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    Giorgio De Chirico, Piazza Italia, 1954-1955


    Sino al 10 febbraio 2013 in occasione di Art City l'Archiginnasio di Bologna ospita nella Sala dello Stabat Mater una mostra dedicata a "Giorgio De Chirico e i libri", enfatizzando gli aspetti della poetica del maestro grazie al contesto espositivo. I lavori, collocati al centro di un'essenziale struttura geometrica, sono rappresentativi dei principali temi cari all'artista e, insieme, costituiscono un prisma con cui rivolgersi allo spazio circostante per riconoscere la densità culturale di un luogo impareggiabile, che pare miracolosamente sottratto alle vicende secolari. Giorgio De Chirico è l'artista italiano del ventesimo secolo che più ha preso le distanze dalla “realtà naturale”: ripara l'arte dalla contingenza, la pone al di fuori del tempo e dello spazio dell'esperienza sensibile, ne coglie l'enigmatica immobilità, l'incongruenza con le trasformazioni sociali, optando per una sorta di classicità inquietante, costruita sulla stratificazione culturale di miti e modelli.

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    Giorgio De Chirico, Diana cacciatrice,1955


    La sua natura è sempre un paesaggio culturale e i libri - come gli archetipi pittorici - sono l'incanto metafisico di una realtà altra e pur sempre presente, non condizionata dalle presunte rivoluzioni e non sottomessa – come invece sono le Avanguardie – agli eventi storici da preconizzare o indirizzare in modo ausiliare verso un progetto politico. I dipinti di De Chirico, pur riconoscibili in ogni singolo dettaglio, presentano situazioni surreali e suggestive, basate sull'incontro improbabile, allusivo e ambiguo di oggetti, paesaggi, luci e prospettive.

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    Ettore e Andromaca del 1942


    Nelle sue opere si trasmette un enigma, una domanda che però' non richiede necessariamente risposte: da qui meditazione e incertezza in uno stato di perenne malinconia, di nostalgia, di sogno indefinito. Le opere pre...

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    Last Post by Anna e Vale il 27 Jan. 2013
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  2. New Future: tredici giovani artisti per Art City Bologna
    New! Arte Fiera Bologna 2013!

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    Dal 18 gennaio al 17 febbraio 2013 nella cornice del settecentesco Palazzo Poggi, sede del Museo di Arte e Scienza di Bologna, sono accolti tredici interventi site-specific realizzati da giovani artisti nell’ambito della mostra collettiva New Future. Il progetto espositivo, a cura di Manuela Valentini, è stato prodotto per Art City Bologna, il programma di iniziative istituzionali promosse da Comune di Bologna e BolognaFiere, che affianca la trentasettesima edizione di Arte Fiera con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico-artistico della città di Bologna. In un affascinante dialogo con la storia del palazzo che all’inizio del Settecento fu tramutato in un centro di ricerca e diffusione del sapere scientifico, le opere d’arte contemporanea convivono con le collezioni permanenti del Museo, esposte nelle sale affrescate da alcuni grandi pittori del passato come Pellegrino Tibaldi e Prospero Fontana. I giovani artisti hanno firmato interventi site specific, in dialogo con la storia del palazzo e disseminati per il museo, quasi a invitare il visitatore a una sorta di caccia al tesoro per distinguere reperti archeologici, minerali e strumenti di studio che fanno parte del patrimonio del museo, dalle opere contemporanee.
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    Una mostra nella mostra, dunque, che incoraggia il visitatore a muoversi liberamente attraverso le stanze, in una "caccia al tesoro" di opere inaspettate in posti inaspettati. Gli artisti esposti sono stati selezionati dalla curatrice Manuela Valentini in seguito alla loro partecipazione al World Event Young Artist di Nottingham (UK) svoltosi nel settembre 2012, che ha celebrato l'incontro di talenti creativi provenienti da tutto il mondo, d’età compresa tra i 18 e i 30 anni nell'ambito del programma delle Olimpiadi Culturali. I lavori selezionati sono di tredici giovani artisti visivi di area europea e mediterranea: Akram Al Halabi (Siria), Muna Amareen (Giordania), Igor Bošnjack (Bosnia & Erzegovina), Karmil Cardone (Italia), Fabrizio Cotognini (Italia), Zoe Giabouldaki (Grecia), Tzion Abraham Hazan (Israele), Alexandros Kaklamanos (Grecia), Jessica Lloyd-Jones (UK), Giulia Manfredi (Italia), Laura Skocek (Austria), Moussa Sarr (Francia) e Martin Vongrej (Slovacchia). Sono rappresentati Paesi che alle volte sono più vicini per questioni geografiche che per mentalità. Pertanto, l’obiettivo della collettiva è attivare relazioni sfruttando la potenza comunicativa dell’arte. New Future non si limita a costituire un ponte tra le diverse culture ma punta anche a generare processi in evoluzione e situazioni più ampie che vanno ben oltre alla semplice rappresentazione dell’opera d’arte. Si tratta quindi di una mostra che non vuole dedicarsi esclusivamente a tematiche scientific...

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    Last Post by Anna e Vale il 26 Jan. 2013
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