1. Gemme di Impressionismo all'Ara Pacis

    Un assaggio d'impressionismo sosta all'Ara Pacis di Roma. Le gemme della National Gallery of Art di Washington toccano per la prima volta il territorio italico nell'unica tappa europea della mostra e vi rimarranno solo fino al 23 febbraio!

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    68 gemme dell'arte - tra Sisley, Renoir, Monet, Manet, Cézanne, Bonnard e Van Gogh, Degas, Boudin, Pissarro, Bonnard, Toulose-Lautrec insieme a tanti altri grandi Artisti - suddivise in cinque sezioni(la pittura "en plen air", le nature morte, ritratti ed autioritratti, Donne amiche e modelle e l’eredità dell’Impressionismo) rendono sia il senso artistico delle opere, che strizzano l'occhio all'essenza del mecenatismo americano.

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    Auguste Renoir. Cogliendo fiori, 1875, olio su tela. Collezione Ailsa Mellon Bruce


    Infatti la Galleria americana nasce nel 1941, grazie alla passione di Andrew W. Mellon, che avviò quella che sarebbe poi diventata una delle collezioni d’arte più importante al mondo. Il mecenate americano infatti scrisse nel 1937 all'allora presidente Roosevelt per offrire la sua straordinaria collezione d’arte allo stato americano e, dopo soli quattro giorni, Roosevelt rispose dichiarandosi felice per l'eccezionale proposta. L'anno successivo iniziarono i lavori che furono completati nel 1941.

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    Andrew Mellon


    La voglia di abbracciare il meglio dell’arte europea dal medioevo al XVIII secolo era alla base dell'acquisizione delle opere d'arte avviate da Mallon, la cui morte avviene nel 1937 stesso e a proseguire la raccolta ed i lavori furono i figli, Paul ed Ailsa, i quali coltivarono la stessa passione del padre, arricchendo quella che a noi oggi è nota come Collezione Mellon ed è conservata, a seguito di una donazione, presso la National Gallery of Art di Washington. Altre collezioni private andarono ad arricchire il nucleo iniziale e dietro a tutte le collezioni vi è radicato il gusto del collezionista nel godere dell'opera comprata per essere ammirata in casa e la voglia di condivisione che spinge a donare l'Arte alla Galleria Nazionale di Washington!

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    Last Post by Anna e Vale il 16 Jan. 2014
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  2. Genesi all'AraPacis

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    3_brasile_galleryBrasile


    Dal 15 maggio al 15 settembre lo spazio dell'Ara Pacis ospita la mostra dal titolo: "Genesi. Fotografie di Sebastião Salgado". Genesi non è altro che la ricerca fotografo brasiliano del mondo delle origini, di come fosse la natura del nostro pianeta per millenni, prima che la vita moderna accelerasse i propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall'essenza della nostra natura.
    Secondo le parole dello stesso autore: "Un buon messaggio è che il 40-45% del Pianeta è ancora come il giorno della Genesi. C'è un enorme parte che è ancora così, se è ancora là è perché è molto difficile distruggerlo". L'intento è quello di un vasto itinerario attraverso paesaggi - terrestri e marini - alla scoperta di popolazioni e animali lontani dal mondo contemporaneo in circa 250 scatti.

    2_penisola_antartica_galleryPenisola Antartica 2005


    Quella che emerge è una natura incontaminata, in vaste regioni remote. Un viaggio fotografico per i cinque continenti per documentare, con immagini in bianco e nero di grande incanto, la rara bellezza della nostra madrea terra. Così si succedono scatti che destano meraviglia partendo dai poli, per le foreste pluviali tropicali, e le vastità delle savane e dei deserti roventi; oppure mostrano imponenti montagne coperte dai ghiacciai e isole solitarie. Regioni troppo fredde o aride, dove solo poche forme di vita più adattate riescono a vivere. Tessere mirabili del mosaico della natura, ammirata in tutto il suo splendore incontaminato.

    5_isole_south_sandwich_galleryIsole Sandwich, 2009


    Fotografie, quelle di Genesi, che aspirano a rivelare tale incanto.
    L'artista, attraverso questa personale, lancia un forte appello a tut...

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    Last Post by Anna e Vale il 17 June 2013
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  3. Enrico Lucherini. Purchè se ne parli

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    L'Ara Pacis Augustae dall'antica Roma si proietta negli ultimi 50 anni, dove- nel narrare la storia- passa lo scettro ai racconti delle storie dietro le quinte del cinema italiano. Infatti fino al 6 gennaio il complesso romano ospita la mostra "Enrico Lucherini. Purché se ne parli – Dietro le quinte di 50 anni di cinema italiano", che ripercorre la storia del noto press-agent che ha contribuito a innovare l'immagine e conferire nuovo slancio al cinema italiano, insieme ai suoi interpreti più importanti. All’inaugurazione hanno partecipato, insieme allo stesso Lucherini, l’assessore alle Politiche culturali e Centro storico - Dino Gasperini - il curatore della mostra - Nunzio Bertolami - e Claudio Canova, curatore della ricerca iconografica. Lucherini14_672-458_resize
    Lo stesso Assessore ha dichiarato: “È una mostra incentrata sul lavoro di un genio della comunicazione e di un vero e proprio regista che ha inventato un nuovo modo di raccontare il cinema: divertente, ironico, unico. Il risultato espositivo è un viaggio attraverso 120 film selezionati tra i tanti che ha promosso, per una storia del cinema e del costume; e per una storia dell’illusione”.

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    A. Lualdi, C. Cardinale, E. Lucherini


    Lucherini infatti rinuncia da ragazzo agli studi di medicina per seguire le sue inclinazioni che lo portano ad iscriversi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ed entra nella “Compagnia dei Giovani”. Sofia Loren lo convince però ad abbandonare il palcoscenico, incerta sul suo futuro. E questo lo porterà a reinventarsi, finendo per stravolgere il cinema e gli attori italiani. Nel 1958 lavora come addetto stampa al suo primo film "La notte brava" di Mauro Bolognini, scritto da Pasolini. In questo frangente seguirà un'azione che cambierà molti schemi: ne butterà in una fontana tutte le attrici – Rosanna Schiaffino, Elsa Martinelli, Anna Maria Ferrero, Antonella Lualdi, Mylène Demongeot – le quali il giorno dopo si ritroveranno immortalate su tutti i giornali. Lucherini ha creato della bugia un'arte sublime, facendone i...

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    Last Post by Anna e Vale il 1 Jan. 2013
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