1. Da Palermo a Roma: il viaggio di Guttuso

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    7E5C415A705F5F Guttuso è di scena a Roma nel complesso del Vittoriano, che gli tributa una mostra antologica dal 12 ottobre al 13 febbraio 2013. E' un omaggio a cento anni dalla nascita del maestro, esponente di punta del realismo, che lasciò la Sicilia, la sua terra, e scelse Roma come residenza nel 1937 e dove morì nel 1987. Sono presenti più di 100 opere provenienti da musei nazionali e internazionali, dalle collezioni private e dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Si celebra anche i cinquant’anni del pittore nella capitale. Guttuso conobbe e strinse amicizia a Roma con molti letterati e artisti come Moravia, Moore, Manzù, Pasolini, Neruda e Visconti, da cui trasse ispirazione nell’arte e nella vita. Gli influssi artistici e il fermento sociale della grande città sono stati rilevanti nella sua arte. La Sicilia, dove nacque nel 1912, rimane la terra delle radici, lo spazio di un mito evocato e poi riprodotto in un'esplosione di colori e cose, come nel capolavoro “la Vucciria”, il mercato palermitano, del 1974. Guttuso, del resto, ripeteva spesso in alcune interviste che “il pittore dipinge sempre quello che conosce”. Roma è protagonista nei tetti e soprattutto nei volti: dalla moglie Mimise - nei ritratti degli anni trenta - a Marta Marzotto, l'amante nascosta in alcuni nudi; da Eugenio Montale nel'38 a Anna Magnani venti anni dopo. Nei suoi dipinti è presente il forte senso delle sue origini, ma anche il periodo della formazione. Si vede il sentimento del tragico, il realismo connesso alle difficili problematiche della sua terra, la semplificazione delle forme - così simile ai disegni imparati nella bottega degli artigiani di carretti siciliani. “Fuga dall’Etna”, che lo consacrò pittore romano nel ‘39, è l’inizio di opere in cui l’allegoria svela il suo punto di vista sull’esistenza e la storia: sia che si tratti di minatori di zolfo, degli americani di Cuba, dei combattenti della Libia. I protagonisti della storia diventano le persone comuni, le stesse riunite in una confusa moltitudine nell’antico mercato di Palermo “la Vucciria“. Le quattro tele monumentali presenti sono oltre la “vucciria”, “la zolfatara”, opera crudissima, “la spiaggia” (dipinto coraggioso in cui si nasconde la figura di Picasso) e “I Funerali di Togliatti”, dove tra un mare di bandiere rosse, galleggiano in bianco e nero i volti dei protagonisti della storia. Tra gli altri capolavori presenti “la Crocifissione”, opera che fece scandalo nell'ambiente fascista dell'epoca per le novità con cui si affrontava un tema dell'iconografia secolare, prima messa all'indice e poi voluta in Vaticano da Paolo VI; il “Caffè Greco”, “l'eroe”, “la pesca del pesce spada”, “i...

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    Last Post by Anna e Vale il 16 Oct. 2012
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