“Per me una sola cosa conta: l’istante e l’eternità, l’eternità che - come la linea dell’orizzonte - non smette di arretrare”. Con queste parole Henri Cartier-Bresson descriveva la sua arte.
Aveva uno sguardo profondo, attento e originale sul mondo e su tutte le persone che ha ritratto.
Non a caso egli è stato definito “l'occhio del secolo”. Con il suo lavoro ha raccontato, attraverso le sue immagini in bianco e nero, la storia del secolo trascorso: il Novecento. Nella splendida cornice degli appartamenti storici della Reggia di Caserta è ospitata, dal 1 novembre al 14 gennaio, la mostra “
Henri Cartier-Bresson. Immagini e Parole”, a cura della Soprintendenza di Caserta e Benevento con Civita, Contrasto, Magnum Photos e la Fondation Cartier-Bresson.
La rassegna è un progetto espositivo itinerante, pensato da un gruppo di amici di Cartier-Bresson che, per festeggiare l'ottantesimo compleanno dell'artista nel 1988, hanno chiesto a intellettuali, scrittori, critici, fotografi o anche semplicemente a grandi amici del maestro, di scegliere e commentare ognuno la sua immagine preferita tra le tante realizzate da Cartier-Bresson.
In mostra alla Reggia, accanto ad una selezione di quarantaquattro scatti in bianco e nero, si abbinano i commenti, le “parole” raccolte nel corso degli anni di Gae Aulenti, Balthus, Leonardo Sciascia, Milan Kundera, Alessandro Baricco, Gombrich, Ferdinando Scianna e altri ancora.
La mostra, che è anche un volume a cura di Contrasto, permette uno sguardo a 360 gradi dell'opera di Henri Cartier-Bresson, fondatore - insieme ad un gruppo di fotografi nel 1947 - di “Magnum Photos”, la celebre agenzia parigina di fotogiornalismo.
A Cas...
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