1. Brueghel: meraviglie dell’arte fiamminga a Roma

    Brueghel


    Dal 18 dicembre 2012 al 2 giugno 2013 il Chiostro del Bramante ospita “Brueghel. Meraviglie dell’arte fiamminga”, la prima grande esposizione realizzata a Roma, dedicata alla celeberrima stirpe di artisti. E' l'occasione per ammirare i capolavori di un’intera dinastia di eccezionale talento, ripercorrendone la storia, in un orizzonte temporale, familiare e pittorico di oltre 150 anni, tra il XVI e XVII secolo. Brueghel è un paesino delle Fiandre e da esso prende nome una delle più prolifiche famiglie di pittori in Europa. Capostipite e fondatore di questa famiglia fu Pieter Brueghel, in seguito detto il Vecchio. Nato intorno al 1525 fu il più importante pittore fiammingo della sua epoca. Fu influenzato dall'arte di Bosch, che gli trasmise la sua superba capacità di sintesi tra simbolo e illustrazione. Da metà gennaio sarà presente nell'allestimento romano un capolavoro assoluto e una novità per l'Italia, la tavola di Hieronymus Bosch “I sette peccati capitali”, opera che ispirò, suggestionò e ammaliò nel profondo il capostipite Pieter Brueghel il Vecchio. La straordinaria opera raffigura la terra, come squarciata con le minute raffigurazioni dei peccati: in cima alla sfera il Golgota col Cristo in croce e sotto l'Inferno. L'opera del capostipite dei Brueghel non a caso è tutto un interrogarsi sulla condizione dell’uomo e del mondo, con raffigurazioni di paesaggi animati da popolani e scene di vita contadina, che propongono una critica sarcastica dei vizi umani. Brueghel Il Vecchio illustra proverbi e detti popolari, in modo realistico, riflessivo, provocatorio, tagliente e non sempre di facile interpretazione, originando un’opera ricca di contenuti morali e straordinariamente moderna. E' stato il pittore più importante della dinastia. Le sue opere sono affascinanti, talvolta inquietanti, cariche di un simbolismo a sfondo morale e religioso dai tratti spesso caricaturali che, rispetto alla contemporanea arte rinascimentale italiana, tendono ad affidare un ruolo marginale alla figura umana, concentrandosi piuttosto sui dettagli della natura.

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    Pieter Brueghel Il giovane, Danza nuziale all’aperto, 1610 ca


    Il percorso espositivo, curato da Sergio Gaddi e Doron J. Lurie, conservatore al Tel Aviv Museum of Art, segue con cura certosina l'albero genealogico dei Brueghel. Protagonisti sono un centinaio di lavori, di cui settant...

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    Last Post by Anna e Vale il 14 Jan. 2013
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