A Venezia in occasione del bicentenario della nascita di Richard Wagner e' ospitata a Palazzo Fortuny la bella mostra “
Fortuny e Wagner. Il wagnerismo nelle arti visive in Italia”, curato dallo storico dell'arte Paolo Bolpagni sino all'8 aprile 2013.
Palazzo Fortuny
L'esposizione permette di osservare come l’opera del musicista tedesco, la sua geniale intuizione dell’uso del
leitmotiv, abbia influenzato non solo la musica europea, ma anche la pittura, la letteratura, il cinema sino ai nostri giorni.
Lionello-Balestrieri, Ritratto di Wagner, s.d. Acquaforte e acquatinta su carta, Collezione Barillà
La mostra e' frutto di un lungo lavoro di ricerca, perché è un tema mai fatto oggetto di studi mirati, né di eventi espositivi in Italia. Si parte, così, dal suo grande estimatore Marià Fortuny i de Madrazo, più noto come Mariano Fortuny, catalano di origine e italiano di adozione, inventore del tessuto plissé e cantore del Decò, delle arti applicate e delle tuniche. E' un omaggio al genio dei due artisti, ma anche a decine di altri pittori italiani che furono ammaliati dal mito wagneriano.
Mariano Fortuny, Ciclo Wagneriano (La valchiria). Wotan colpisce la roccia, 1871
Peraltro quando Richard Wagner morì a Venezia nel 1883, scoppiava in Europa la scintilla simbolista e gli artisti dell'epoca innalzarono il Maestro a caposcuola della loro arte, per la suggestione che la sua musica esercitava e per quell'ide...
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